martedì 18 marzo 2008

case-vetrine e strade-gallerie: MiArt è insideout


come alla Biennale di Berlino 2006 diretta da Cattelan, Gioni e Subotnik,
anche MiArt 2008 sceglie lo spazio urbano per mettersi in mostra:
Miraggi, 12 sculture giganti per strada, progetto voluto dall'Assessore all'Arredo Urbano,
secondo il trend che vede la propria casa diventare galleria,
la propria intimità esposta su blog e myspace
e l'arte ufficiale uscire all'aperto.

4 commenti:

maja ha detto...

EVVIVA EVVIVA l'arte che esce all'aperto, che si fa vedere, che stravolge gli spazi urbani. Ma che ha a che fare con le case che si fanno vetrina o con l'intimità pubblicata sui bolg?
hanno in comune l'apertura, la scopertura, ma attengono a dinamiche e tendenze diverse.
questo non sarà piuttosto un fenomeno di democratizzazione dell'arte??;)

lenore ha detto...

si, maja, il senso era un pò quello, cioè cambiano le funzioni e le destinazioni dei luoghi: la casa privata diventa una vetrina pubblica o galleria, come nel post di eva, i fatti propri del vecchio diario sentimentale vengono messi a nudo sui blog e sui myspace e anche l'arte confinata di solito in luoghi chiusi, a pagamento e alle volte troppo sacralizzati esce per strada.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Tutto ciò mi riporta ad un fenomeno molto bello che è quello dei concerti casalinghi.(haun termine specifico ,ma ora non mi viene).
Musicisti , per lo più cantautori in acustico che fanno tour continentali suonando di casa in casa, per i loro ospiti e per gli amici. Un modo per rendere ancora più intime certe performance che vengono brutalizzate nei locali "da bere", e magari sostenere un underground musicale, che rischia di sparire nell'indifferenza generale